Pirp oltre la ferrovia
Pirp oltre la ferrovia
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Pirp oltre la ferrovia

Comune di Lecce – PIRP Oltre la ferrovia

 

Premessa Generale

Il programma del PIRP è quello di prevedere azioni volte alla valorizzazione e all’ottimizzazione delle risorse naturali, ambientali e territoriali, e che opera attraverso il riuso di aree dimesse, la soluzione di situazioni abitative critiche e incompatibili con gli assettivi civili, la previsione di percorsi pedonali e ciclabili ad uso dei bambini e dei residenti, la ripermeabilizzazione di vaste aree e al loro re immissione in un circuito fruitivo e ambientale nuovo.
A tale proposito può essere utile inquadrare il programma di PIRP all’interno di un più vasto ambito riguardante il quartiere Ferrovia, il versante sud della Stazione Ferroviaria, e il vasto ambito soggetto a trasformazione attraverso il Piano di recupero e di valorizzazione del complesso delle cave dismesse di Marco Vito, che nel nuovo piano di PIRP trova integrazione e completamento.
Il Nuovo Parco delle Cave di Marco Vito, posto a ridosso della Stazione Ferroviaria, è l’occasione per un rovesciamento verso sud del fronte ferroviario che rende finalmente attuabile la creazione di una nuova centralità urbana e un polo di scambio intermodale che ricollega questa parte della città al sistema viabilistico e infrastrutturale dell’intera area metropolitana.
 

Idea guida della rigenerazione.

Il progetto di rigenerazione urbana alla base della proposta del presente PIRP ha per obiettivo quello di riconnettere e mettere in rete una serie di risorse e di potenzialità già esistenti nell’area.
Ma che non sono in grado oggi di esplicare le loro caratteristiche di risorsa per il territorio e per i suoi abitanti soprattutto a causa della loro scarsa fruibilità.
E’ proprio il tema della fruibilità l’idea guida della rigenerazione del quartiere. Raggiungere un più alto grado di fruibilità non solo di aree e spazi pubblici ma anche, più in generale, di tutti gli spazi relazionali e non, che strutturano e articolano il territorio, contribuendo in maniera sostanziale al miglioramento della qualità della vita di un quartiere e della comunità che lo abita e lo vive.
Il quartiere, inoltre, rappresenta dal punto di vista della sua costituzione, una realtà ormai consolidata anche se sviluppatasi in assenza di una pianificazione specifica, il cui sviluppo richiede oggi una risposta concreta soprattutto per quanto concerne la mobilità (sia interna , sia di collegamento con il centro storico) e la dotazione di spazi e servizi pubblici.
L’obiettivo di rispondere alle molteplici domande espresse dalla comunità locale è stato, quindi, perseguito attraverso una strategia di riqualificazione e di riconnessione degli spazi e delle risorse esistenti al fine di ottimizzarne la fruibilità e la qualità degli spazi stessi.
La logica di riqualificare e potenziare le risorse (museo della ferrovia, il parco su via dei Ferrari, l’asilo nido/centro Anziani su Via Cimarosa, ecc) si associa quindi con quella di interconnetterle attraverso operazioni di ottimizzazione della mobilità locale (realizzazione di percorsi pedonali protetti, pista ciclabile, realizzazione di un cavalcavia in via dell’Abate, ecc.). A questo insieme di operazioni si associano quelle mirate a recuperare e riqualificare l’habitat urbano dei quartieri socialmente più deboli le cui condizioni abitative sono spesso caratterizzate da una scarsa qualità degli organismi abitativi (recupero e riqualificazione dei fabbricati ERP in via dei Ferrari).
All’obiettivo di creare una rete di polarità di servizi di quartiere si associa anche quello di ottimizzare l’interconnessione del quartiere stesso con il contesto urbano circostante e soprattutto con il centro storico da un lato (attraverso la previsione del nuovo cavalcavia che attraversi la ferrovia in via dell’Abate) e con l’adiacente area della stazione ferroviaria e delle cave dall’altro, nella quale l‘attuazione del Piano Particolareggiato di recente approvazione prevede la realizzazione di un importante complesso di funzioni di livello urbano e metropolitano (parco della musica, auditorium, e nuova Porta della Città).
Il programma si è inoltre occupato anche della riqualificazione degli edifici esistenti, intervenendo sia all'esterno con la ripulitura delle facciate e con l'inserimento di pareti verdi che migliorano l'isolamento termico, sia all'interno degli edifici con l'inserimento degli ascensori e cercando di dotare ogni appartamento di almeno un balcone.